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the Pink Moon ep++
Lo-Fi Sucks!



01. °°
02. pink moon **
03. a handfull of peanuts **
04. symphony of death °°
05. me & nick drake ++
06. °°
07. coolest in town ++
08. cheerful mood °°
09. i’ve lost my faith in my favourite record dealer/heyhey ray **
10. oh jean… **


°M°005 – 04/2001


°° live on tv
** from the onoff/beware 7″
++ previously unreleased tracks


Reviews

da blow-up (giugno 2001)
di ben altra fattura è il documento sonoro in oggetto. la ristampa in cd del limitato – e perciò fuori stampa “the pink moon e.p.” risulta importante perché è un piccolo ed onesto tributo ad un artista del calibro di nick drake, nonché all’omonimo negozio di dischi dove ognuno di noi ha passato qualche ora del proprio pomeriggio. ben quattro tracce, di cui due completamente inedite, rimpolpano l’ep. si tratta appunto dell’arpeggiata me & nick drake, deliquio acustico sporcato di fuzz e ritorni di suono, dell’indie-rock di coolest in town, su cui si allunga l’ombra di lou barlow, quindi delle versioni live di cheerful mood (dal primo disco) e di symphony of death (tratta dal secondo lp “p for pistachio”, il loro migliore album finora). pink moon crea il vuoto attorno a sé, brillante come il più raro dei gioielli, ben suonata ed elettricamente arrangiata. un plauso all’iniziativa. (7) . riccardo bandiera

da rockerilla (novembre 2001)
l’ultima segnalazione, infine, è per la ristampa (con aggiunta di quattro tracce tra inediti e live recordings) di “the pink moon ep”, sincero omaggio all’album di nick drake e all’omonimo negozio di dischi orchestrato dai lo-fi sucks!, che tra atmosfere psichedeliche realmente sixties spezzate da convincenti incursioni indie dimostrano di essere ormai pronti a spiccare il balzo verso il rock che conta. (7) maurizio marino

da aktivirus
pink moon come il testamento di nick drake, come il negozio di dischi di genova cui è dedicato questo ep. già pubblicato qualche anno fa dalla beware, l’ep in questione riesce quest’anno arricchito di nuove tracce in studio e dal vivo mostrandoci anche l’evoluzione che lo stile dei lfs ha subito nel corso del tempo, pur restando fedele ai paradigmi dell’indie made in usa. come si evince dal titolo, ogni brano è testimone della loro sensibilità, a volte scarna e grezza (“handful of peanuts”), a volte onirica ed introspettiva (l’elegiaca “me and nick drake” che sfocia in una meravigliosa cacofonia percussiva e “oh jean” che sconfina in territori post con infinito piacere) o, ancora, naif e pura (l’emozionante title-track, altro sentito omaggio al menestrello albionico). non si scordano, comunque dell’ironia, ecco quindi, la bubble-gum music di “coolest in town”, il perfetto guitar-pop di “simphony of death” (mai sentito un brano più ossimorico) e della conclusiva “i’ve lost my faith in my favourite record dealer/hey ray”. mettendo questo cd ad una festa mi hanno chiesto chi fossero, quando ho risposto l’unico commento è stato “ah, sì…li conosco, sono famosi”. lorenzo brutti

da il mucchio selvaggio (5-11 giugno 2001)
recensendo sullo scorso fuori dal mucchio un’esibizione dei lo-fi sucks! avevamo detto che l’attesa di nuovo materiale del gruppo genovese sarebbe stata lunga. a parziale smentita arriva ora questo “pink moon ep++” riveduto e corretto. uscito originariamente su vinile per beware! nel 1998 e da tempo esaurito, omaggio alla canzone di nick drake e all’omonimo negozio di dischi genovese, l’ep esce integrato da brani eseguiti dal vivo nel corso della trasmissione “com’è” (“simphony of death”, “cheerful mood”), e da un assaggio degli attuali lo-fi sucks!, due episodi spesso eseguiti in concerto negli ultimi tempi. i quattro pezzi originali mantengono un’inalterata freschezza. il classico di drake, completamente stravolto da una rilettura in chiave rock piuttosto dinamica eppure fedele nello spirito all’originale, una “handfull of peanuts” dagli sviluppi quasi math-rock, la dolente e ironica -già nel titolo- “i’ve lost my faith in my favourite record dealer”, i vibrafoni da era spaziale di “oh jean”. tra gli originali e gli inediti c’è qualche anno di mezzo, un po’ di elettronica in più – molto discreta e impressionista- e la stessa curiosità, appena più affinata: arpeggi gentili e cromatici dissolti in una caleidoscopica cacofonia (“me and nick drake”), toni inquieti e incalzanti da ballata psichedelica (“coolest in town”, dall’innegabile appeal). sorta di bootleg ufficiale, esce per la genovese °marsiglia° records, interessante etichetta votata alla diffusione della propria musica su cd-r, di cui potete leggere al sito … alessandro besselva